Economia X Tutti (EXT)


Principi Fondamentali dell’Economia

L’analisi economica si fonda su quattro principi fondamentali che forniscono un quadro sistematico per analizzare le scelte e prendere decisioni migliori in quasi ogni contesto.

1. Principio Costo-Beneficio: Le decisioni sono modellate dagli incentivi, che si manifestano come costi e benefici. Una scelta dovrebbe essere perseguita solo se i suoi benefici sono almeno pari ai suoi costi. Per confrontare aspetti diversi, gli economisti convertono ogni costo e beneficio nel suo equivalente monetario, spesso utilizzando il concetto di “disponibilità a pagare” (willingness to pay).

2. Principio del Costo Opportunità: Il vero costo di qualsiasi scelta è la migliore alternativa a cui si deve rinunciare per ottenerla. Le decisioni dovrebbero riflettere questo costo opportunità anziché concentrarsi unicamente sui costi finanziari diretti. Questo principio sottolinea l’importanza di ignorare i “costi sommersi” (sunk costs), ovvero costi che sono già stati sostenuti e non possono essere recuperati.

3. Principio Marginale: Le decisioni relative alle quantità (“quanti?”) sono prese al meglio in modo incrementale. Queste decisioni dovrebbero essere scomposte in una serie di scelte più piccole, o marginali, valutando il beneficio marginale e il costo marginale di ogni unità aggiuntiva.

4. Principio di Interdipendenza: La scelta migliore dipende dalle altre scelte che si compiono, dalle decisioni prese da altri, dagli sviluppi in altri mercati e dalle aspettative future. Quando uno qualsiasi di questi fattori cambia, la scelta ottimale potrebbe cambiare di conseguenza.


Analisi della Domanda e dell’Offerta

La Domanda: Pensare come un Compratore

La domanda descrive le decisioni di acquisto dei consumatori. La curva di domanda individuale mostra la quantità di un bene che un individuo intende acquistare a ogni dato prezzo, mantenendo costanti gli altri fattori.

  • Legge della Domanda: La quantità domandata di un bene è più alta quando il prezzo è più basso. Di conseguenza, le curve di domanda (sia individuali che di mercato) hanno una pendenza negativa.
  • Regola Razionale per i Compratori: Un individuo dovrebbe continuare ad acquistare unità aggiuntive di un bene finché il beneficio marginale di un’unità in più è maggiore o uguale al prezzo. La curva di domanda di un individuo coincide quindi con la sua curva di beneficio marginale.
  • Beneficio Marginale Decrescente: Il beneficio derivante da ogni unità aggiuntiva di un bene è inferiore a quello dell’unità precedente. Questo fenomeno spiega perché la curva di domanda ha pendenza negativa.
  • Domanda di Mercato: La curva di domanda di mercato si ottiene sommando orizzontalmente le quantità domandate da ogni individuo a ciascun prezzo. Anche la curva di domanda di mercato ha pendenza negativa.
  • Spostamenti della Curva di Domanda: Una variazione del prezzo causa un movimento lungo la curva di domanda. Tuttavia, altri fattori possono causare uno spostamento dell’intera curva di domanda.

Sei fattori principali che spostano la curva di domanda sono:

  1. Reddito: Per i beni normali, un aumento del reddito aumenta la domanda. Per i beni inferiori, un aumento del reddito diminuisce la domanda.
  2. Preferenze: Cambiamenti nei gusti, mode o pressioni sociali possono alterare la domanda.
  3. Prezzi dei Beni Correlati: Un aumento del prezzo di un bene sostituto aumenta la domanda del bene originale. Un aumento del prezzo di un bene complementare diminuisce la domanda.
  4. Aspettative: Le aspettative su prezzi o redditi futuri influenzano le decisioni di acquisto odierne.
  5. Effetti di Rete e di Congestione: La domanda aumenta se il prodotto diventa più utile con più utenti (effetto di rete) o diminuisce se diventa meno utile (effetto di congestione).
  6. Numero e Tipo di Acquirenti: Un aumento del numero di acquirenti nel mercato sposta la curva di domanda di mercato verso destra.

L’Offerta: Pensare come un Venditore

L’offerta descrive le decisioni di vendita delle imprese. La curva di offerta individuale mostra la quantità di un bene che un’impresa intende vendere a ogni dato prezzo, mantenendo costanti gli altri fattori.

  • Legge dell’Offerta: La quantità offerta di un bene è più alta quando il prezzo è più alto. Di conseguenza, le curve di offerta sono inclinate positivamente.
  • Mercati Perfettamente Concorrenziali: In tali mercati, tutte le imprese vendono un bene identico e ci sono molti compratori e venditori. Le imprese sono “price-taker”, ovvero accettano il prezzo di mercato come dato.
  • Regola Razionale per i Venditori (in Mercati Concorrenziali): Un’impresa dovrebbe vendere un’unità in più se il prezzo è maggiore o uguale al costo marginale. I costi marginali includono solo i costi variabili e non i costi fissi. La curva di offerta di un’impresa coincide quindi con la sua curva di costo marginale.
  • Costo Marginale Crescente: Il costo marginale tende ad aumentare con la quantità prodotta a causa del prodotto marginale decrescente (ogni unità di input aggiuntiva produce meno output della precedente) e dei costi crescenti degli input.
  • Offerta di Mercato: Si ottiene sommando le quantità offerte da ogni impresa a ciascun prezzo.
  • Spostamenti della Curva di Offerta: Una variazione del prezzo causa un movimento lungo la curva di offerta.

Cinque fattori principali che spostano la curva di offerta sono:

  1. Prezzi degli Input: Un aumento dei prezzi degli input aumenta i costi marginali e sposta la curva di offerta a sinistra.
  2. Produttività e Tecnologia: Miglioramenti tecnologici o di gestione aumentano la produttività, riducono i costi marginali e spostano la curva di offerta a destra.
  3. Prezzi degli Output Correlati: Se il prezzo di un sostituto nella produzione aumenta, l’offerta del bene originale diminuisce. Se il prezzo di un complemento nella produzione aumenta, anche l’offerta del bene originale aumenta.
  4. Aspettative: Se si prevede un aumento dei prezzi futuri, l’offerta attuale potrebbe diminuire.
  5. Numero e Tipo di Venditori: L’ingresso di nuove imprese nel mercato sposta la curva di offerta di mercato a destra.


Efficienza del Mercato e Benessere Economico

Surplus Economico e Analisi del Benessere

L’economia del benessere valuta l’efficacia dei mercati e delle politiche pubbliche. L’analisi si divide in analisi positiva(descrive cosa accadrà) e analisi normativa (valuta cosa dovrebbe accadere).

  • Surplus del Consumatore: È il guadagno economico che un compratore ottiene acquistando un bene. È calcolato come la differenza tra il beneficio marginale (o disponibilità a pagare) e il prezzo pagato. Graficamente, è l’area sotto la curva di domanda e sopra il prezzo.
  • Surplus del Produttore: È il guadagno economico che un venditore ottiene vendendo un bene. È calcolato come la differenza tra il prezzo ricevuto e il costo marginale. Graficamente, è l’area sopra la curva di offerta e sotto il prezzo.
  • Surplus Economico Totale: È la somma del surplus del consumatore e del surplus del produttore. Rappresenta i guadagni totali derivanti dallo scambio ed è pari alla differenza tra il beneficio marginale per i compratori e il costo marginale per i venditori. Graficamente, è l’area tra la curva di domanda e la curva di offerta.
  • Efficienza Economica: Un risultato è economicamente efficiente se massimizza il surplus economico totale. I mercati concorrenziali tendono a raggiungere un risultato efficiente rispondendo a tre domande chiave:
    1. Chi produce cosa? La produzione viene allocata alle imprese con il costo marginale più basso (produzione efficiente).
    2. Chi ottiene cosa? I beni vengono allocati ai compratori con il beneficio marginale più alto (allocazione efficiente).
    3. Quanto viene scambiato? Viene prodotta la quantità che massimizza il surplus economico totale, dove il beneficio marginale eguaglia il costo marginale (quantità efficiente).

Fallimento del Mercato e Perdita Secca

Il fallimento del mercato si verifica quando le forze di mercato portano a un risultato inefficiente.

Causa del Fallimento del Mercato

Descrizione

Potere di mercato

Le imprese con potere di mercato (es. monopoli) limitano la produzione per mantenere i prezzi alti, portando a una sottoproduzione.

Esternalità

Le decisioni di compratori o venditori hanno effetti collaterali su terzi (es. inquinamento) che non vengono presi in considerazione nel prezzo di mercato.

Problemi di informazione

L’informazione asimmetrica tra compratori e venditori può minare la fiducia e portare a una quantità scambiata inferiore a quella efficiente.

Irrazionalità

Le persone prendono sistematicamente decisioni che non sono nel loro migliore interesse.

Regolamentazioni governative

Politiche come i controlli sui prezzi possono impedire al mercato di raggiungere la quantità efficiente.

Quando il mercato produce una quantità diversa da quella efficiente, si crea una perdita secca (deadweight loss), che rappresenta la perdita di surplus economico totale rispetto al massimo possibile.

Critiche all’Efficienza Economica

  1. La distribuzione conta: L’efficienza si concentra sulla massimizzazione del surplus totale, ignorando come questo surplus sia distribuito (equità).
  2. La disponibilità a pagare riflette la capacità di pagare: La disponibilità a pagare dipende dal reddito, non solo dal beneficio marginale, sollevando questioni di equità.
  3. I mezzi contano, non solo i fini: Il processo attraverso cui si raggiunge un risultato è importante quanto il risultato stesso.

Guadagni dallo Scambio e Commercio Internazionale

Vantaggio Comparato e Specializzazione

I mercati generano guadagni dallo scambio (gains from trade) riallocando risorse, beni e servizi verso usi migliori. Questo processo è guidato dal principio del vantaggio comparato.

  • Vantaggio Assoluto: Capacità di svolgere un’attività utilizzando meno input (es. tempo).
  • Vantaggio Comparato: Capacità di svolgere un’attività con un costo opportunità inferiore. Ogni individuo o paese ha un vantaggio comparato in qualcosa.
  • Specializzazione: Per massimizzare la produzione totale, ogni entità dovrebbe specializzarsi nell’attività in cui ha un vantaggio comparato. La riallocazione dei compiti basata sul vantaggio comparato aumenta la produzione complessiva, creando guadagni dallo scambio.

Il Commercio Internazionale

Il vantaggio comparato è il fondamento del commercio internazionale. I paesi esportano i beni per i quali hanno un costo opportunità più basso e importano gli altri.

  • Prezzo Mondiale: Il prezzo di un bene scambiato a livello globale è determinato dall’intersezione della domanda e dell’offerta mondiali.
  • Impatto delle Importazioni: Quando un paese importa un bene, il prezzo interno scende al livello del prezzo mondiale.
    • I consumatori nazionali ne beneficiano (surplus del consumatore aumenta).
    • I produttori nazionali ne risentono (surplus del produttore diminuisce).
    • Il surplus economico totale del paese aumenta.
  • Impatto delle Esportazioni: Quando un paese esporta un bene, il prezzo interno sale al livello del prezzo mondiale.
    • I produttori nazionali ne beneficiano (surplus del produttore aumenta).
    • I consumatori nazionali ne risentono (surplus del consumatore diminuisce).
    • Il surplus economico totale del paese aumenta.

Argomenti contro il Libero Scambio

  1. Sicurezza Nazionale: La necessità di produrre internamente beni strategicamente importanti.
  2. Industrie Nascenti: La protezione temporanea di nuove industrie per consentire loro di crescere.
  3. Concorrenza Sleale (Dumping): Protezione contro imprese straniere che vendono a prezzi artificialmente bassi.
  4. Elusione delle Normative: Il commercio può permettere alle imprese di aggirare le normative nazionali (lavoro, ambiente).
  5. Perdita di Posti di Lavoro: La concorrenza estera può causare la perdita di posti di lavoro nei settori che competono con le importazioni.

Strumenti di Politica Commerciale

  • Dazi (Tariffs): Una tassa sui beni importati che aumenta il prezzo interno, riduce le importazioni e genera entrate per il governo, ma crea una perdita secca.
  • Quote di Importazione (Import Quotas): Un limite sulla quantità di un bene che può essere importato. Ha effetti simili a un dazio ma non genera entrate per il governo.

Il Ruolo dei Prezzi nel Coordinamento Economico

I prezzi svolgono tre ruoli centrali nel coordinare l’attività economica in un’economia di mercato:

  1. Segnale: Un prezzo trasmette informazioni. Ai fornitori, segnala quanto i compratori valutano i loro prodotti. Ai compratori, segnala il costo di produzione per i venditori.
  2. Incentivo: Un prezzo elevato incentiva i fornitori a produrre di più e i compratori a consumare di meno (e viceversa).
  3. Aggregatore di Informazioni: I prezzi di mercato aggregano le informazioni disperse tra milioni di individui, come si vede nei mercati di previsione.

Mercati del Lavoro e Determinazione dei Salari

Domanda e Offerta di Lavoro

Nel mercato del lavoro, le famiglie offrono lavoro e le imprese domandano lavoro. Il prezzo del lavoro è il salario.

  • Domanda di Lavoro: La domanda di lavoro è una domanda derivata, poiché dipende dalla domanda per i beni e servizi che i lavoratori producono.
    • Regola Razionale per i Datori di Lavoro: Assumere lavoratori finché il prodotto del ricavo marginale (Marginal Revenue Product, MRP) è maggiore o uguale al salario. L’MRP è il ricavo extra generato da un lavoratore aggiuntivo.
    • La curva di domanda di lavoro di un’impresa coincide con la sua curva di MRP e ha pendenza negativa a causa del prodotto marginale decrescente.
  • Offerta di Lavoro: Le decisioni sull’offerta di lavoro comportano un compromesso tra lavoro (che genera reddito) e tempo libero.
    • Un salario più alto ha due effetti opposti:
      1. Effetto di Sostituzione: Rende il lavoro più attraente rispetto al tempo libero, spingendo a lavorare di più.
      2. Effetto di Reddito: Aumenta il reddito, rendendo il tempo libero (un bene normale) più desiderabile e spingendo a lavorare di meno.
    • Generalmente, la curva di offerta di lavoro di mercato ha pendenza positiva.

Fattori che Spiegano le Differenze Salariali

I salari variano per diverse ragioni che influenzano la domanda e l’offerta di lavoro.

Capitale Umano

L’insieme di conoscenze e competenze accumulate che rendono un lavoratore più produttivo. L’istruzione aumenta il capitale umano e funge anche da segnale delle capacità di un lavoratore.

Salari di Efficienza

Salari più alti pagati volontariamente dalle imprese per incentivare una maggiore produttività, ridurre il turnover e attrarre talenti.

Differenziali di Compensazione

Differenze salariali necessarie per compensare gli aspetti desiderabili o indesiderabili di un lavoro (es. rischio, orari).

Discriminazione

Trattamento differenziato basato su caratteristiche come genere, razza o etnia. Può derivare da pregiudiziobias implicito o discriminazione statistica.

Fattori Istituzionali

Sindacati (aumentano il potere contrattuale dei lavoratori), leggi sul salario minimo (un prezzo minimo per il lavoro) e potere di monopsonio (un datore di lavoro dominante che usa il suo potere per pagare salari più bassi).


Strutture di Mercato e Potere di Mercato

La struttura di mercato descrive il contesto competitivo in cui opera un’impresa e determina il suo potere di mercato, ovvero la capacità di aumentare il prezzo senza perdere tutte le vendite.

Struttura di Mercato

Numero di Imprese

Tipo di Prodotto

Potere di Mercato

Esempio

Concorrenza Perfetta

Molte

Identico

Nessuno (price-taker)

Grano, mercati azionari

Concorrenza Monopolistica

Molte

Differenziato

Qualche

Ristoranti, hotel

Oligopolio

Poche

Identico o differenziato

Significativo

Automobili, bevande gassate

Monopolio

Una

Unico

Completo

Brevetti farmaceutici

Le imprese con potere di mercato (concorrenza imperfetta) affrontano una curva di domanda inclinata negativamente. La loro regola di massimizzazione del profitto è produrre la quantità per cui il ricavo marginale (MR) eguaglia il costo marginale (MC), e poi fissare il prezzo più alto possibile per quella quantità, leggendolo sulla curva di domanda. Poiché MR < Prezzo, queste imprese producono meno e applicano prezzi più alti rispetto alla concorrenza perfetta, creando una perdita secca.


Redditività a Lungo Termine e Barriere all’Entrata

  • Profitto Contabile vs. Economico: Il profitto contabile è il ricavo totale meno i costi finanziari espliciti. Il profitto economico sottrae anche i costi opportunità dell’imprenditore.
  • Entrata e Uscita Libera: In mercati con entrata e uscita libera, la presenza di profitti economici positivi attira nuove imprese, il che sposta a sinistra la curva di domanda delle imprese esistenti e riduce i profitti. Le perdite economiche spingono le imprese a uscire, aumentando la domanda e i profitti per quelle rimaste.
  • Equilibrio di Lungo Periodo: A lungo termine, con entrata e uscita libere, i profitti economici tendono a zero, e il prezzo eguaglia il costo medio (P = AC).
  • Barriere all’Entrata: Per mantenere profitti economici positivi a lungo termine, un’impresa deve creare barriere all’entrata, come:
    • Strategie lato domanda: Creare costi di transizione (switching costs), fidelizzare i clienti o sfruttare effetti di rete.
    • Strategie lato offerta: Sviluppare vantaggi di costo unici (es. economie di scala, R&S, accesso a input chiave).
    • Strategie normative: Sfruttare brevetti, licenze o lobbying.
    • Strategie di deterrenza: Convincere i rivali che l’entrata non sarà redditizia (es. capacità in eccesso, reputazione di aggressività).

Strategie di Prezzo e Informazione Privata

Strategie di Prezzo Sofisticate

Le imprese con potere di mercato possono aumentare i profitti con la discriminazione di prezzo, vendendo lo stesso prodotto a prezzi diversi a clienti diversi. Ciò richiede potere di mercato, la capacità di prevenire la rivendita e di segmentare i clienti.

  1. Discriminazione di Prezzo Perfetta: Fissare un prezzo per ogni cliente pari alla sua massima disponibilità a pagare (prezzo di riserva).
  2. Prezzi di Gruppo (Group Pricing): Fissare prezzi diversi per gruppi identificabili (es. studenti, anziani, turisti). Si applicano prezzi più alti ai gruppi con domanda più anelastica.
  3. Metodo dell’Ostacolo (Hurdle Method): Offrire prezzi più bassi solo a chi è disposto a superare un “ostacolo”, come l’attesa (edizioni tascabili), la ricerca (saldi), la negoziazione o la gestione di coupon.


Problemi di Informazione Privata (Asimmetrica)

  1. Selezione Avversa (Adverse Selection): Si verifica quando una parte ha informazioni private sulla “qualità” prima di una transazione.
    • Dei Venditori (Problema dei “Limoni”): La tendenza a offrire in vendita beni di bassa qualità quando i compratori non possono distinguerli da quelli di alta qualità, portando potenzialmente al collasso del mercato per i beni di alta qualità.
    • Dei Compratori: Tipico nei mercati assicurativi, dove i compratori ad alto rischio sono i più propensi ad acquistare, spingendo al rialzo i premi e allontanando i clienti a basso rischio.
  2. Rischio Morale (Moral Hazard): Si verifica quando una parte compie azioni nascoste dopo una transazione, che influenzano l’altra parte. Poiché l’azione non è osservabile, l’individuo non sopporta tutte le conseguenze.
    • Problema Principale-Agente: Un “agente” (es. un dipendente) compie azioni per conto di un “principale” (es. un datore di lavoro), ma i loro incentivi non sono allineati e le azioni dell’agente non sono completamente osservabili.
    • Soluzioni: Monitoraggio, allineamento degli incentivi (es. “pay-for-performance”), condivisione del rischio (“skin in the game”) o selezione di agenti con una forte motivazione intrinseca.